Cavia o Porcellino d’India

  • Classe Mammalia 
  • Ordine: Rodentia
  • Sottordine: Hystricomorpha
  • Famiglia: Caviidae 
  • Genere: Cavia
  • Specie: C. Porcellus
  • Vita Media: 5-8 anni
  • Peso: 0,9-1kg maschio, 0,7-0,9kg femmina

Introduzione
La cavia è un roditore originario del sud America, della catena montuosa delle Ande, ma a differenza degli altri roditori (topo, criceti ecc.) è strettamente erbivoro; in natura si nutre di erbe, radici e frutta.
Si tratta di un animale molto sociale, che tende a formare dei veri e propri branchi capeggiati da un maschio dominante e da un numero variabile di femmine, che comunicano fra di loro (e con l’uomo) attraverso una grande varietà di squittii (gli scienziati hanno identificato almeno 11 diversi tipi di suono, ciascuno con un suo preciso significato) ed attraverso segnali olfattivi. 
Sapendo ciò, risulta chiaro che per questi animali è ideale la vita in gruppetti sociali, e che una cavia sola potrebbe soffrire la solitudine per la carenza di compagni. Se non potete dedicare all’animaletto molto tempo e molte attenzioni, è di gran lunga preferibile tenerne due insieme, perché si facciano reciprocamente compagnia. L’impegno che comporta il mantenimento di due cavie è praticamente lo stesso, e i due animali saranno più felici.
Se si vogliono formare dei piccoli gruppi in cattività sono preferibili gruppi formati da un maschio (castrato per evitare gravidanze sgradite) e una o più femmine, gruppi di sole femmine o di 2-3 maschi purchè non vengano introdotte femmine. La presenza di più maschi adulti in gruppi contenenti femmine causerà lotte che potrebbero portare a ferite o lesioni anche gravi.
Esistono varie razze, fra cui le più comuni: 

  • A pelo corto e liscio (o Inglese): peli corti e ispidi, con varie colorazioni (beige, black, buff, chocolate, cream, red ecc.)
  • Abissina: pelo “ricciuto” dalle caratteristiche rosette (varie colorazioni)
  • Baldwin o “cavia nuda”: priva di pelo
  • Crested: Una singola rosetta di pelo che crea un ciuffetto sull’apice della testa
  • Hymalaian: mantello totalmente bianco su cui spiccano le estremità (orecchie, parti distali degli arti e punta del muso) di colore nero. Occhi rosso rubino
  • Peruviana: razza a pelo lungo, i cui peli possono superare i 10 cm e sono di solito lisci.

A prescindere dalla razza scelta, le indicazioni gestionali sono esattamente identiche.

Gestione in gabbia

Il requisito più importante della gabbia è lo spazio, che deve essere più ampio possibile: le dimensioni minime sono di 80 x 40 x 40cm per una cavia, più animali ovviamente richiederanno uno spazio proporzionalmente maggiore. 
L’altezza della gabbia non è importante perché le cavie non saltano e non si arrampicano; un’altezza minima di 25cm può essere sufficiente; per lo stesso motivo la gabbia può essere a cielo aperto, ma ovviamente in quel caso bisognerà prestare attenzione a cani, gatti o altri animali domestici che possano sfruttare l’apertura per fare del male alla cavia.
La gabbia deve essere inoltre a prova di… denti! Le cavie rosicchiano molto facilmente il legno, quindi i materiali ideali sono il metallo o al limite la plastica molto dura.
Il fondo della gabbia deve essere solido (le cavie hanno zampe molto piccole, che possono rompersi o incastrarsi se si utilizzano griglie aperte) e riempito di materiale assorbente, morbido e innocuo per l’animale. Materiali consigliati sono fieno di buona qualità, pellet di tutolo di mais o carta riciclata truciolata; la lettiera va cambiata frequentemente, per garantire la corretta igiene dell’animale, allontanando le deiezioni.
All’interno della gabbia andrà posizionato un rifugio, nel quale la cavia potrà nascondersi in caso di insicurezza o paura, e nel quale dovrà essere lasciata indisturbata.
La presenza di un luogo sicuro è fondamentale per la salute e la sicurezza psicologica dell’animale; il materiale può essere plastica, legno o cartone (da sostituire quando viene danneggiato) avendo cura di evitare sostanze tossiche come vernici o impregnanti.
Altri accessori possono essere ciotoline per il pellettato per cavie, abbeveratoi a goccia (le cavie tendono a defecare nelle ciotoline) e rastrelliere per il fieno. 

Gestione casalinga

Le cavie, soprattutto se appena acquistate e quindi non abituate all’ambiente nuovo, possono essere molto sensibili a rumori forti e alla confusione, nonché dalla presenza di potenziali predatori (cani, gatti, ma anche l’uomo può essere percepito come tale finchè non si crea un rapporto di fiducia).
Sarà fondamentale quindi, soprattutto nel primo periodo, gestire la cavia in ambiente tranquillo, riparato e protetto.
Le temperature ideali vanno dai 18 ai 25°C, le cavie sopportano meglio le basse temperature piuttosto che temperature elevate (già sopra i 27°C), che possono portare addirittura alla morte; in estate, sarà quindi meglio posizionare la gabbia nel punto più fresco della casa, evitando l’esposizione diretta al sole o a correnti d’aria (condizionatore) senza possibilità di fuga.
Altro dettaglio fondamentale è la natura da roditore della cavia, che tenderà ad… assaggiare quello che capita a tiro, compresi fili elettrici e piante velenose, per preparare la stanza occorre:

  • Sollevare o coprire tutti i cavi e fili elettrici.
  • Tenere chiuse le finestre, e recintare con rete metallica i balconi, per evitare cadute.
  • Vigilare le scale, ed eventualmente chiudere l’accesso con un cancello.
  • Togliere piante potenzialmente dannose, e altre sostanze tossiche (detersivi, candele ecc.)

Quindi, se non riusciamo a rendere la casa a prova di cavia, sarà opportuno vigilarle a vista quando lasciate libere, cosa che comunque apprezzano tantissimo. 

Ricovero esterno

Se si ha a disposizione un giardino, è possibile creare un ricovero esterno, prestando attenzione ad alcuni accorgimenti:

  • Corvi, cornacchie e uccelli rapaci possono attaccare le cavie, così come gatti e altri predatori terrestri. Fondamentale quindi una recinzione che copra sia i lati che sopra lo spazio prescelto. 
  • Se la cavia non è abituata a mangiare erba fresca, questa va gradualmente introdotta nella dieta prima di consentirne il libero accesso al giardino.
  • In estate bisogna garantire uno spazio fresco, per permettere alla cavia di sfuggire alle alte temperature, e in inverno il rifugio va adeguatamente coibentato.

Alimentazione

La cavia è un erbivoro obbligato, che grazie all’intestino molto sviluppato e ad una flora batterica intestinale specializzata, riesce a digerire la cellulosa, ma può essere un animale… schizzinoso! Spesso se si introducono alimenti nuovi, possono rifiutare di mangiarli perché non li conoscono.
La base dell’alimentazione è il fieno (fresco e di ottima qualità), a cui si possono aggiungere verdure fresche soprattutto quelle ricche di vitamina C: cavoli, verze, peperoni, tarassaco e prezzemolo. Sono adatte anche sedano, indivia, finocchio e radicchio. Anche fra la frutta, è meglio privilegiare quella ricca di vitamina C, come gli agrumi.
Scegliere la frutta e le verdure corrette è importante, perché le cavie non sintetizzano la vitamina C, ed hanno bisogno di ingerirne almeno 30mg/Kg di peso, e normalmente un’alimentazione equilibrata riesce a soddisfare questo fabbisogno, oltre a garantire il corretto consumo dei denti (che sono a crescita continua) e la salute dell’intestino.
In aggiunta a questa dieta si può somministrare una modica quantità (mezzo cucchiaio al giorno) di pellet per cavie di elevata qualità, ovviamente senza cereali e semi.
Qualsiasi altro alimento è controindicato, poiché oltre che superfluo può essere dannoso per la salute della cavia.

Cambi di alimentazione
I cambi di alimentazione vanno fatti sempre con molta gradualità, per abituare l’intestino. I nuovi alimenti vanno introdotti poco alla volta, controllando che le feci si mantengano normali. Fa eccezione il fieno, che può essere offerto subito in quantità illimitata, e le miscele di semi e cereali, che possono essere eliminate bruscamente (purché la cavia sia abituata a mangiare altri alimenti).

Anche la cavia va dal veterinario
Per questi animali non sono previste vaccinazioni, ma è raccomandabile una visita dal veterinario (specializzato in animali esotici) per eseguire un esame delle feci, soprattutto in animali appena acquistati o che vivano in ambiente esterno.
I maschi sono fertili a partire dal secondo mese di età, e le femmine già a 5-7 mesi di età; per creare gruppi non riproduttivi occorre dunque sterilizzare gli animali per tempo.