- Classe: Mammalia
- Ordine: Erinaceomorpha
- Famiglia: Erinaceidae
- Genere: Atelerix
- Specie: A. albiventris
- Vita media: 6-10 anni
- Peso: 250-400g la femmina, 400-600g il maschio
Introduzione
Il riccio africano è un mammifero insettivoro originario delle savane dell’Africa centrale, caratterizzate da un clima arido, e questo spiega perchè non va in letargo a differenza dei ricci nostrani.
E’ un animale notturno, ed è solito dormire riparato durante la giornata per poi uscire a caccia nelle ore notturne.
Come i suoi cugini europei, ha la capacità di appallottolarsi creando un “muro” di spine per i predatori (o gli ospiti non graditi); le spine sono lunghe 0,5-1cm e di colore bianco-marrone-nerastro, e sono sostenute da un abbondante strato di tessuto adiposo. Le uniche aree prive di spine sono il ventre (ricoperto di peli bianchi) e una piccola area sopra la testa.
Gestione domestica: la gabbia
I ricci non sono in grado di saltare, e difficilmente si arrampicano, sarà quindi sufficiente una gabbia dalle pareti alte (meglio se lisce) mentre il coperchio è superfluo, se non esiste la possibilità che altri animali possano invadere lo spazio del riccio.
Le dimensioni dipendono dalla specie di riccio acquistata, ma devono essere abbastanza ampie da permettere un’adeguata attività esplorativa (in natura camminano anche buona parte della notte in cerca di cibo).
Il fondo deve essere di materiale morbido, come segatura, pellettato di carta ecc. e deve essere tenuto molto pulito (almeno 1-2 volte a settimana) per evitare problemi dermatologici.
Nella gabbia andrà inserita una tana (in legno o plastica dura) in cui il riccio passerà gran parte della giornata, che permetta all’animale di isolarsi e stare tranquillo.
Le temperature ambientali devono essere mantenute in un range di 25-30°, quindi in inverno sarà opportuno munirsi di adeguato sistema di riscaldamento che garantisca un ambiente confortevole.
Alimentazione
Risulta difficile ricreare una dieta perfetta in cattività, essendo prevalentemente insettivoro è bene prediligere un dieta ricca in proteina e povera di grassi.
E’ importate che la dieta contenga un’adeguata quantità di calcio, per evitare problemi di ipocalcemia, e bisogna controllare le dosi per evitare problemi di obesità, estremamente frequenti.
Esistono alimenti pronti specifici per ricci, di cui è importante verificare la qualità, in alternativa la base può essere a base di crocchette di alta qualità per gatti (prediligendo quelle a basso contenuto di grassi (light) per animali adulti, e ad alta percentuale proteica (kitten) per femmine gravide e cuccioli), integrate con cibo umido di alta qualità per gatti, carne di pollo o manzo cotta, vegetali o frutta (mele, pere, uva, banane, piselli ecc) e insetti vivi (grilli, blatte, e in misura minore camole della farina o del miele).
Tassativamente vietati sono cibi ricchi di grassi e zuccheri, come cioccolato, biscotti, dolciumi vari, cibi fritti ed eccessivamente salati come la frutta secca.
L’acqua deve essere sempre fresca e a disposizione, in beverino a goccia o ciotolina.
Anche il riccio va dal veterinario
Individuare un veterinario esperto in animali esotici è fondamentale. Per questi animali non sono previste vaccinazioni, ma è opportuno eseguire una visita dopo l’acquisto, e dei controlli annuali per confermare lo stato di buona salute.
Purtroppo, data la natura dell’animale, potrebbe essere necessaria una breve anestesia per poter esaminare alcune parti del corpo altrimenti non esplorabili, per questo è importante ancora una volta rivolgersi ad un medico veterinario professionista qualificato.