Coniglio

  • Classe Mammalia 
  • Ordine: Lagomorpha
  • Famiglia Leporidae 
  • Genere Oryctolagus 
  • Specie O. cuniculus 
  • Vita Media: 9-10 anni

Introduzione

Gestione domestica

Il coniglio è ad oggi, il terzo animale da compagnia più presente in Italia. Ha un carattere molto sociale, cerca ed ha bisogno di molta compagnia, e può essere straordinariamente affettuoso, a patto di rispettare le sue esigenze.
Richiede una notevole quantità di attenzioni, non deve restare chiuso in gabbia tutto il giorno, deve essere “educato” a fare in bisogni nella sua cassetta (anche se non sempre ci riesce) e non deve essere trattato come un giocattolo; per esempio, odia essere preso in braccio e se lasciato cadere può fratturarsi facilmente arti o denti.
Per questo motivo non è indicato come animale per bambini troppo piccoli (<6-7 anni) senza la supervisione costante di un adulto.
All’interno della stessa specie sono state selezionate numerose razze, con caratteristiche molto differenti per taglia, colorazione e lunghezza del mantello, conformazione delle orecchie e del cranio ecc. Si va dalle razze giganti come il gigante delle fiandre che può raggiungere gli 8-10kg, al nano olandese che pesa meno di un kg.

Per il benessere dell’animale vanno rispettate, oltre al bisogno di interazioni sociali, comportamenti quali il gioco, l’esplorazione e la corsa, che fanno parte integrante della vita di un coniglio sano.
Proprio in virtù della sua natura sociale, il coniglio andrebbe gestito in coppie, preferibilmente formate in giovane età, formate da animali di sesso opposto e sterilizzati (all’età giusta).

La gabbia

La gestione in gabbia è consigliata solo durante le ore in cui il coniglio non è sorvegliato, come per esempio durante la notte o durante operazioni potenzialmente stressanti o pericolose per il coniglio stesso (come pulizie della casa o lavori in corso), a meno di non avere una stanza dedicata esclusivamente al coniglio.
Le dimensioni minime della gabbia dipendono dal tempo che il coniglio vi resta rinchiuso (può anche essere di dimensioni ridotte se passa molto tempo fuori) e dalla sua taglia (ovviamente maggiore è la taglia più spazio richiede l’animale). 
La gabbia deve essere abbastanza ampia da alloggiare comodamente una cassetta per i bisogni e una piccola casetta che funga da tana, o quantomeno un giaciglio (altrimenti il coniglio andrà a dormire nella cassetta per i bisogni). Recenti studi sul benessere del coniglio promuovono una gabbia sviluppata anche in altezza, con più piani ad ingressi sfalsati che permettano all’animale di salire e scendere senza rischiare cadute da altezze troppo elevate; pare che questa “simulazione” di una tana sotterranea, in cui ci sono più stanza su più livelli, aiuti a livello psicologico in coniglio.
Il tipo di fondo è molto importante per la salute dei piedi del coniglio: un fondo di griglia è sconsigliato e può predisporre a problemi di pododermatite (infezioni dei piedi). Il substrato ideale deve essere morbido, pulito e asciutto (materiale assorbente come carta, trucioli, pellet di paglia o di segatura ecc.) e sopra di questo uno spesso strato di fieno che assicura ai piedi dell’animale il massimo benessere; il tutolo di mais, e ancor di più il ghiaino per gatti sono sconsigliati.
Il substrato deve essere rimosso e sostituito tutti i giorni (a meno che il coniglio non usi la cassettina), poiché i conigli producono abbondanti deiezioni e urinano molto, e gli accumuli di sporcizia possono causare, oltre al cattivo odore, brutte infezioni.
La collocazione ideale della gabbia è un punto fresco e non esposto al sole, i conigli soffrono molto le alte temperature e possono morire facilmente per un colpo di calore; il range di temperatura ambientale può andare da 4° a 26°C, ma la temperatura ideale è compresa tra 16° e 21°C. L’umidità non deve essere troppo elevata (30-70%). 

Stanza attrezzata e misure di sicurezza per la casa

Se ne avete la possibilità, una soluzione ideale per il coniglio è la creazione di una stanza dedicata a lui, in cui possa stare libero giorno e notte in assenza di pericoli.
Le moderne teorie comportamentali non ritengono i conigli animali da gabbia anzi, l’isolamento dal gruppo famigliare conseguente allo stare in gabbia può creare malessere.
Una soluzione potrebbe essere di lasciarlo libero in una stanza a prova di coniglio; per “mettere in sicurezza” le stanze in cui accederà il coniglio è fondamentale:

  • Sollevare o coprire tutti i cavi e fili elettrici.
  • Tenere chiuse le finestre, e recintare con rete metallica i balconi, per evitare cadute.
  • Vigilare le scale, ed eventualmente chiudere l’accesso con un cancello.
  • Togliere piante potenzialmente dannose, e altre sostanze tossiche (detersivi, candele ecc.)
  • Chiudere sempre il water

Lasciando a disposizione oggetti da rosicchiare (scatole di cartone, tubi di plastica dura, legnetti, pezzetti di cibo ecc.) il coniglio avrà continui stimoli e non si annoierà, evitando di rosicchiare la mobilia, gli infissi e le pareti.

Ricovero esterno

Se si ha a disposizione un giardino, è possibile creare un ricovero esterno, prestando attenzione ad alcuni accorgimenti:

  • Corvi, cornacchie e uccelli rapaci possono attaccare i conigli più piccoli, così come gatti e altri predatori terrestri. Fondamentale quindi una recinzione che copra sia i lati che sopra lo spazio dedicato al coniglio. 
  • I conigli amano scavare, e soprattuto se passano molto tempo nel recinto è bene che la recinzione scenda almeno 70-80 cm sotto il livello del terreno.
  • Se il coniglio non è abituato a mangiare erba fresca, questa va gradualmente introdotta nella dieta prima di consentirgli il libero accesso al giardino.
  • In estate bisogna garantire uno spazio fresco, per permettere al coniglio di sfuggire alle alte temperature, e in inverno il rifugio va adeguatamente coibentato.
  • Vaccinazione per la Malattia Emorragica Virale (MEV) e la Mixomatosi.

Alimentazione:

Uno dei pilastri per la salute del coniglio è l’alimentazione. Molti problemi di salute dei nostri coniglietti pet sono dovuti alla somministrazione di alimenti non corretti.
Purtroppo molte nozioni del passato vengono tutt’oggi tramandate, nonostante la ricerca e le esperienze abbiano dimostrato quanto siano sbagliate.

Altolà quindi a pane, cereali e qualsiasi tipo di carboidrato (compresi semi e mix di frutta secca), ad alimenti troppo grassi e troppo calorici. Questi alimenti venivano utilizzati per fare ingrassare i conigli destinati alla produzione di carne, ma possono essere mortali, causando fermentazioni anomale e diarrea, che in questi animali rappresenta SEMPRE condizione molto grave!

Via libera invece al fieno (si possono trovare dei deliziosi mix di erbe che piaceranno molto al vostro coniglietto!) e all’erba fresca, lasciando un po’ di spazio alla verdura e, se proprio si vuole, ad una piccola quantità di pressato vegetale di buona qualità.

Il fieno dovrà essere di buona qualità e sempre fresco e pulito, può essere acquistato in comodi sacchetti che ne favoriscono la conservazione, impedendo la formazione di muffe. La fibra lunga che contiene è fondamentale per garantire un funzionamento corretto dell’intestino, e per consentire un corretto consumo dei denti (che nel coniglio continuano a crescere per tutta la vita!), e manterrà occupato il vostro coniglietto durante le ore di lavoro o di scuola che vi tengono separati, facendo si che non si annoi.
Le erbe di campo possono essere raccolte direttamente in campi o giardini privati, ma bisognerà assicurarsi che non siano trattate con pesticidi o sostanze che possano nuocere al coniglio! Una volta che il coniglio si sarà abituato a consumare vegetali freschi, possono essere lasciate a disposizione, avendo cura che non marciscano o fermentino. 
Le verdure possono in parte sostituire l’erba fresca, andranno fornite crude e a temperatura ambiente. Importante fornire le verdure in maniera limitata (una volta al giorno) e variare i tipi di vegetali prescelti.
Alcuni esempi di verdure utilizzabili: foglie di carota, cavoletti di Bruxelles, cicoria, foglie di bietola, erba medica (in quantità ridotta), indivia, insalata, radicchio, peperoni, menta, finocchio, sedano, spinaci ecc.
La frutta, così come la radice della carota, sono alimenti ricchi di zuccheri, e oltre a fermentazioni intestinali indesiderate possono portare ad obesità; si consiglia quindi di somministrarle in piccole quantità, molto raramente o solo come premio.
Riassumendo: Fieno in grande quantità (70-80%), erba fresca o verdure (20%) ed eventualmente pressati vegetali di buona qualità (10%)

Cambi di alimentazione

I cambi di alimentazione vanno fatti sempre con molta gradualità, per abituare l’intestino. I nuovi alimenti vanno introdotti poco alla volta, controllando che le feci si mantengano normali. Fa eccezione il fieno, che può essere offerto subito in quantità illimitata, e le miscele di semi e cereali che vanno tolte subito.

Anche il coniglio va dal veterinario

Individuare un veterinario esperto in animali esotici è fondamentale per poter affrontare ogni fase della vita del vostro coniglio, per le vaccinazioni, i controlli dei denti (consigliabile almeno due volte all’anno) e qualsiasi situazione problematica si possa creare.
Sono caldamente consigliate le vaccinazioni annuali per la Malattia Emorragica Virale (MEV) e la Myxomatosi; da quest’anno è disponibile il vaccino per la MEV 2, o “variante francese”, non coperta dal vaccino tradizionale.
Nella femmina adulta non sterilizzata esiste un altissima prevalenza di problemi di salute legati ai continui stimoli ormonali (false gravidanze, tumori uterini e ovarici), quindi a meno di non volerla riprodurre tutti gli anni si consiglia la sterilizzazione.
Il maschio può assumere un comportamento aggressivo e marcare il territorio con spruzzi di urina, e soprattutto se destinato a convivere con altri conigli è consigliata la sterilizzazione.
Per i conigli che hanno accesso all’esterno è consigliato un esame feci annuale, alla fine della stagione estiva, ed una profilassi antiparassitaria per pulci e zecche.

Quando chiamare il veterinario:

  • -Quando il coniglio smette di mangiare e di produrre feci. Anche un periodo di poche ore può portare a gravi problemi.
  • -Quando il coniglio produce feci molli o diarrea.
  • -Quando il coniglio respira a bocca aperta. 
  • -Quando il coniglio perde saliva e/o digrigna i denti.
  • -Quando si notano situazioni che esulano dalla normalità