Lori e Lori arcobaleno

  • Classe Aves 
  • Sottordine: Psittaciformes
  • Famiglia: Psittacidae 
  • Sottofamiglia: Loriinae
  • Genere: Trichoglossus
  • Specie: T. haematodus
  • Vita Media: 18-20 anni
  • Dimensioni: 25-28cm

Introduzione
La sottofamiglia dei Loriinae comprende oltre 50 specie di pappagalli, chiamati comunemente Lori o Lorichetti.
Sono pappagalli di medie dimensioni, dalle colorazioni spesso sgargianti e variopinte che trovano il loro habitat nell’Asia sud orientale, in Polinesia, Papua Nuova Guinea, Australia e nelle isole del Pacifico (Filippine, Molucche ecc).
Oltre ai colori vistosi, la caratteristica principale di questi animali è la dieta, basata quasi interamente sui fiori, dai quali suggono il nettare ed il polline
La loro lingua ha sviluppato una forma particolare, ed è ricoperta da delle papille che le conferiscono un aspetto “a spazzola”; questa conformazione permette ai lori di aumentare la superficie di contatto con il nettare. 
Ulteriore adattamento ad un’alimentazione semiliquida è rappresentato dalle minori dimensioni dello stomaco muscolare, e dall’intestino significativamente più corto rispetto ad altri pappagalli.
Occorre ricordare che l’alimentazione prevalentemente liquida causa l’emissione di feci più liquide, spesso emesse con piccoli spruzzi; questa caratteristica deve essere conosciuta ed accettata prima di acquistare l’animale.

Gestione in gabbia

Come per molti uccelli, la gabbia deve essere quanto più grande possibile, in modo da permettere al volatile di svolgere normali attività di ricerca del cibo, gioco e, per quanto possibile, di volo.
Essendo animali arboricoli, la gabbia dovrebbe avere sviluppo prevalentemente verticale, in materiale resistente ed atossico (ad esempio acciaio, verniciato eventualmente con materiale atossico).
L’arredamento della gabbia deve includere vari posatoi, preferibilmente di legno naturale di varie dimensioni; l’ideale sono dei rami naturali con diametro variabile, in modo da favorire il consumo delle unghie e l’attività delle zampe.
Soprattutto se permetteremo loro di passare poco tempo fuori dalla gabbia, andranno aggiunti giochi di vario tipo (sempre di materiale atossico e che non possano essere ingeriti), in modo da tenere il pappagallo impegnato per parte del tempo in cui rimane in gabbia. Sono indicate corde, giochi di legno da beccare e arricchimenti ambientali costruiti con il cibo (ad esempio “spiedini” di frutta infilata su delle corde).
Il fondo deve essere di materiale facilmente pulibile, da sostituire giornalmente, data la quantità e la consistenza delle deiezioni prodotte; l’ideale è rappresentato da carta (facendo attenzione agli inchiostri contenenti piombo).
La gabbia deve essere posizionata al riparo da correnti d’aria ed in un punto fresco della casa, fuori dalla portata altri animali domestici (soprattutto gatti). 
Questi animali richiedono molta compagnia, pertanto la gabbia va preferibilmente posta in un luogo dove possano vedere e sentire gli altri componenti della famiglia ed interagire con loro, evitando però la cucina in quanto fonte di possibili incidenti (i vapori delle pentole antiaderenti sono tossici e potenzialmente mortali).
Durante la notte devono avere almeno 8-10 ore di sonno al buio, in una stanza tranquilla e priva di rumori; un suggerimento può essere quello di creare una “gabbia giorno” in cui gli animali vivano prevalentemente, arredata come sopra, e di una “gabbia notte”, in cui alloggiare gli animali solo durante il riposo notturno; questa può essere posta in una stanza tranquilla e oscura della casa, ed arredata unicamente con posatoi e dell’acqua fresca, in cui sistemare i pappagalli per le ore del riposo, salvo poi riportarli nella “gabbia giorno” una volta svegli.

Gestione in casa

Tutti gli uccelli sociali andrebbero gestiti quanto più liberi possibile, compatibilmente con la disponibilità di spazi e tempo da dedicare loro, in modo che possano volare liberamente ed interagire con i componenti della famiglia; chiaramente questa condizione sarà possibile solo dopo aver instaurato un rapporto di fiducia con i vostri animali, che non vi dovranno vedere come un pericolo e quindi volare impauriti per la stanza, ma come effettiva parte integrante del loro gruppo.
Un accorgimento importante è quello di rendere sicura la casa, ovvero cercare di prevedere e prevenire ogni possibile pericolo o via di fuga: le finestre andranno tenute chiuse e possibilmente coperte con tende, in quanto non percependo l’esistenza del vetro potrebbero sbattere violentemente e farsi del male; tutti i cavi elettrici andranno coperti, così come le potenziali fonti di calore (camini, stufe, candele ecc.).
Bisogna ricordare che, essendo animali curiosi, tenderanno ad assaggiare tutto, quindi bisognerà tenere fuori portata ogni cibo potenzialmente tossico, farmaci o sigarette, ed evitare di tenerle libere durante i pasti, momenti in cui potrebbero rubare o elemosinare del cibo non adatto a loro.
Risulta quindi ovvio che le ore di libertà possono essere limitate unicamente a quando si possa tenere sotto stretto controllo i movimenti dell’animale, in modo da prevenire qualsiasi incidente e si sconsiglia di farlo mentre si sta cucinando (pericolo di ustioni) o mangiando.

Alimentazione

Come accennato, l’alimentazione di questi pappagalli è estremamente particolare, in quanto in natura è composta prevalentemente da polline, nettare, melata, larve ed insetti e frutta morbida e succosa.
Anche in cattività la loro dieta dovrà basarsi su nutrienti diluiti, a scarso contenuto proteico; sono quindi sconsigliate diete a base di semi, e la maggior parte di alimenti estrusi per pappagalli.
Esistono in commercio dei prodotti a base di nettare e polline, da diluire in acqua fino a formare una pappa semiliquida, che possono essere utilizzati come base.
Un’altra componente importante sono la frutta morbida e succosa ed alcune verdure a foglia carnosa, che vanno fornite fresche ogni giorno e tolte prima che inizino a fermentare.
In aggiunta a questi alimenti possono essere forniti al pappagallo granuli di polline, riso e pasta integrali bolliti, cereali germinati e piccole quantità di insetti, soprattuto nel periodo riproduttivo.
L’acqua deve essere sempre fresca e a disposizione, considerata la tendenza a sporcare di questi animali si raccomanda una pulizia accurata di mangiatoie e beverini una volta al giorno, ed una disinfezione settimanale.

Anche il Lori va dal veterinario

Per questi animali non sono previste vaccinazioni, ma esistono malattie infettive che se diagnosticate subito possono essere curate; quindi è opportuna una visita presso un veterinario specializzato in animali esotici a cui chiedere informazioni a tal proposito, e a cui far eseguire un esame delle feci subito dopo l’acquisto.
Successivamente sono sufficienti controlli annuali, per verificare lo stato di salute dell’animale e prevenire l’insorgenza di eventuali malattie.
Bisogna prestare particolare attenzione alla respirazione del pappagallo soprattutto nei momenti di tranquillità, o dopo attività fisica; eventuali segni di difficoltà o rumori anomali devono immediatamente allarmare e spingere a contattare il proprietario.
Un altro segno da non sottovalutare è la perdita di piume; la muta è normale due volte all’anno, ma spesso a causa di problemi nutrizionali o comportamentali i pappagalli tendono a perdere o strapparsi in maniera inconsulta le piume; anche in questo caso sarà opportuno indagare le cause col vostro veterinario.